La strategia di marketing dietro al successo dei Labubu

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Cosa si cela dietro al fenomeno globale dei pupazzetti charm utilizzati dalle star più celebri di Hollywood?

Introduzione: cosa sono i Labubu e perché sono diventati un fenomeno globale

I Labubu non sono semplici pupazzi da collezione: sono un vero e proprio fenomeno culturale. Nati dall’estro creativo dell’artista belga Kasing Lung e distribuiti dal colosso cinese del collezionismo Pop Mart, i Labubu hanno fatto la loro comparsa sul mercato nel 2014 come parte della serie The Monsters.

Piccoli, bizzarri, un po’ inquietanti ma irresistibilmente teneri, questi personaggi hanno conquistato una community internazionale che va ben oltre i collezionisti hardcore. Ma il loro successo più grande è arrivato un decennio dopo, grazie ad una campagna di marketing dal successo globale.

La chiave della loro popolarità crescente? Una strategia che mescola esclusività, viralità e storytelling. Le blind boxes, che impediscono di sapere quale personaggio si troverà all’interno, hanno trasformato ogni acquisto in un gioco d’azzardo emozionante, mentre le limited edition hanno creato un senso di scarsità che ha fatto impennare la domanda.

E quando celebrities come Rihanna, DuaLipa o JenniedelleBlackpink hanno iniziato a sfoggiare i Labubu come accessori di moda, l’effetto “must have” è stato immediato.

La campagna virale che ha rivoluzionato le vendite dei Labubu

I social media hanno rappresentato il trampolino di lancio globale per i Labubu. Su TikTok e Instagram, i video delle unboxing experience sono diventati virali: milioni di utenti hanno iniziato a condividere le proprie reazioni nell’aprire le blind boxes, trasformando un gesto banale in un rituale collettivo.

Questo ha generato una vera e propria community partecipativa: i fan non si limitano a comprare un pupazzetto, ma documentano la loro esperienza, scambiano pezzi rari, commentano le novità e persino creano fan art. In questo senso, il social media marketing di Pop Mart non ha mai puntato sull’autocelebrazione del brand, ma sul valorizzare la voce della community. È la community stessa a fare da megafono, alimentando il ciclo virale che porta ogni nuova release a sold out in poche ore.

Tendenze e mode: cosa ha favorito il successo dei Labubu

Il successo dei Labubu si inserisce perfettamente nel contesto culturale degli anni 2020, in cui collezionismo, nostalgia e cultura pop si intrecciano. Da un lato, la Gen Z ama i prodotti che permettono di esprimere unicità e appartenenza; dall’altro, i Millennials trovano nei Labubu un richiamo ai giocattoli della loro infanzia, ma reinterpretati in chiave contemporanea.

Un altro fattore decisivo è il legame con la cultura kawaii e toy design asiatico, già reso popolare da brand come Sanrio o dai FunkoPop. In un mercato globale sempre più attento alle mode provenienti dall’Asia, i Labubu hanno trovato il terreno perfetto per esplodere come fenomeno cross-generazionale e cross-culturale.

Labubu tra VIP e celebrità: il ruolo delle icone pop

Nessuna strategia di marketing può prescindere dal ruolo delle celebrità. Nel caso dei Labubu, l’endorsement non è arrivato tramite campagne pubblicitarie tradizionali, ma in maniera spontanea e organica: star come Rihanna, Dua Lipa, Billie Eilish o Jennie delle Blackpink sono state viste con i Labubu utilizzati come charms alle loro borse di lusso o mostrati nelle stories su Instagram.

Madonna invece, ha celebrato il suo 67esimo compleanno con una maxi torta a forma di Labubu accompagnata dalla scritta “Happy Birthday Madudu” con il nome del pupazzo che cambia in onore della festeggiata.

Questo ha trasformato i Labubu da “giocattoli da collezione” a veri e propri status symbol pop. Se un artista di fama mondiale li sfoggia come accessorio, il messaggio per i fan è chiaro: non si tratta di un semplice oggetto, ma di un segno distintivo, un modo per dire “anche io faccio parte di questa community globale”.

Pop Mart: il brand dietro la rivoluzione

Dietro al successo dei Labubu c’è una strategia attentamente studiata da Pop Mart, azienda cinese specializzata in designer toys. La forza di Pop Mart sta nell’aver unito arte, moda e intrattenimento sotto un unico cappello. Ogni personaggio non è solo un oggetto fisico, ma parte di un universo narrativo che si rinnova costantemente con nuove serie, collaborazioni artistiche e campagne immersive.

Inoltre, Pop Mart ha puntato su un modello distributivo ibrido: store fisici iper-modernizzati (soprattutto in Asia), corner pop-up in eventi e un forte presidio online, con marketplace e collaborazioni con retailer internazionali. Questa strategia ha trasformato il collezionismo in un’esperienza globale, con la possibilità di vivere lo stesso hype sia a Pechino che a Milano, sia a New York che a Londra.

Conclusioni

I Labubu sono molto più di un fenomeno passeggero: rappresentano un case study di marketing globale in cui esclusività, community e cultura pop convergono. Il caso Labubu dimostra come design memorabile + scarcity + UGC + celeb halo possano generare domanda globale e risultati economici straordinari in pochi trimestri. Grazie a una sapiente combinazione di viralità social, storytelling visivo e celebrity marketing, Pop Mart ha dimostrato che il successo non sta solo nel vendere un prodotto, ma nel creare un’esperienza condivisa.

Per brand e aziende interessate a comprendere come conquistare le nuove generazioni, i Labubu offrono una lezione preziosa: il pubblico di oggi non compra solo oggetti, ma storie, appartenenza e identità.

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